Classe 1981, giornalista freelance, tendenza politica a destra (attitudine radicale). Sognava di andare in giro per l’Europa con una valigia scrittoio come quella di Paul Morand, ma ha fatto poca strada in tutti i sensi. Su e giù tra Benevento e Roma, per qualche tempo si è divertito come factotum nelle agenzie editoriali e per anni ha pubblicato su riviste underground dai nomi improbabili,  belle ed effimere.

Umore incline al punto d’onore. Tifoso del Benevento. Viaggia poco, gli piace avere tempo libero, adora i cani, i bistrot e le donne pericolose, i sigari toscani, le birre scure, i libri degli autori che non piacciono al ceto progressista. Un introverso refrattario al buon senso. Al momento, si muove lungo strane direzioni come cercare libri smarriti e tentare sintesi politiche ardite.

 

Vincenzo B.