“Da quando sono state inventate la morale e la polvere da sparo, il principio della selezione naturale è andato sempre più perdendo il suo significato per il singolo. Si può seguire con precisione il modo in cui il significato di questo principio è stato gradatamente attribuito all’organismo dello Stato che, sempre più privo di scrupoli, limita le funzioni del singolo a quelle di una cellula specializzata.

Già da molto tempo un individuo non conta più per il valore che possiede di per sé, ma solo per quello che gli appartiene in relazione allo Stato. Attraverso la sistematica eliminazione di tutta una serie di valori di per sé molto significativi, vengono generati uomini che, da soli, non sarebbero più capaci di vivere. Lo Stato originario, in quanto somma di forze pressoché equivalenti, possedeva ancora la capacità di rigenerare forme di vita elementari: se veniva scisso, le singole parti ne pativano un danno minimo. Presto si ritrovavano per ricostituire nuove forme di connessione e creavano nella figura del capo il loro centro fisico, in quella del mago il loro centro spirituale.

Una grave lesione dello Stato moderno, invece, minaccia anche l’esistenza di ogni singolo individuo, almeno di coloro che non vivono direttamente delle risorse del suolo e dunque della maggior parte. Ogni comunità costituita da uomini affidati gli uni agli altri si sviluppa secondo le leggi della natura organica”.

 

(estratto da Ernst Jünger – Il Tenente Sturm)